bozza lago della vacca
Un vento impetuoso sferzava i nostri visi, il ghiaccio sul sentiero ci faceva procedere con più attenzione del solito.
Santo cielo! La pendenza del tragitto rendeva i nostri respiri affannosi. Un'unica salita senza fine correva lungo tutta la montagna.
Possibile non si riesca a vedere la fine di questo cammino? Potevano essere trascorse poche ore o giorni interi, tanta era la fatica!
Istanti senza fine che, però, ci stavano regalando emozioni uniche: rocce a strapiombo, un percorso ferrato, cascate.
Infine eccolo il rifugio, abbarbicato lassù, che non avevo assolutamente intenzione di raggiungere!
La stanchezza non mi faceva procedere oltre: ferma con lo sguardo all'insù ero un po' arrabbiata per quel sentiero stretto e sconnesso, infuriata con il vento che continuava a soffiare aria gelida, scuotendomi e congelando le mie mani.
"Forza un ultimo sforzo e ci siamo. Ci godremo il tepore del rifugio e ci siederemo davanti a un buon pasto caldo... ma ora muoviamoci!" mi incitava il mio compagno di viaggio.
"Come se fosse facile!" ho pensato cercando di riprendere faticosamente fiato, mentre Eolo, il folle, faceva correre le nuvole in cielo e l'acqua nella diga, creando onde bianche e increspando la superficie del bacino.
"...e va bene: andiamo!" passo spedito fino all'entrata del rifugio!
Davvero accogliente la struttura e gentile il personale!
Se non fosse per il percorso accidentato ci ritornerei domani... bè forse "un" domani! 😂
Anche perché abbiamo scoperto che ci sono altri due percorsi alternativi e per nulla faticosi...🤐😜
🖊️ Cristina
📸 Marco
📌 Lago della Vacca, Rifugio Tita Secchi, Breno (BS)
Settembre 2024
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